Idropolitiche: svelare l’invisibile nello storytelling delle geografie sommerse

Numero monografico di “Altre Modernità”
a cura di Elena Ogliari (Università degli Studi di Milano)
e Carla Tempestoso (Università della Calabria)

Parole chiave: narrazioni e immaginari delle e sulle acque sotterranee; palinsesti idrosociali e idropolitici; verticalità e giustizia ambientale; Environmental Humanities


Questo numero di Altre Modernità intende esplorare lo storytelling come pratica discorsiva capace di reimmaginare i paesaggi acquatici sotterranei e gli immaginari del sottosuolo. In un contesto segnato da urbanizzazione accelerata, sovrasfruttamento e degrado ambientale, le acque sotterranee emergono come dimensioni cruciali, insieme materiali e simboliche: ambienti tridimensionali complessi, palinsesti idrosociali e idropolitici in cui si stratificano memorie, conflitti, pratiche di estrazione e forme di sfruttamento.

Le narrazioni sulle acque sotterranee – che si tratti di letteratura, cinema, arti visive, giornalismo, musica o produzioni multimodali – non si limitano a denunciare la crisi ecologica, ma mettono in discussione gerarchie, binarismi e prospettive antropocentriche, proponendo letture eccentriche e multi-specie dello spazio. L’acqua sotterranea diventa così un medium vibrante, un archivio-rovina in cui tracce del passato, rifiuti, memorie represse e storie marginalizzate continuano a riaffiorare, destabilizzando le tradizionali cartografie della memoria, dell’identità e dell’appartenenza.

Muovendo da prospettive interdisciplinari (Environmental Humanities, ecologia politica, science & technology studies, studi letterari e culturali), il numero invita a rileggere le geografie sommerse come luoghi di tensione tra giustizia ambientale, verticalità, poteri estrattivi e possibilità di resistenza e trasformazione.


Possibili ambiti di contributo

Si accolgono proposte che, ad esempio, interroghino:

  • Palinsesti di memoria e negoziazioni con il passato nelle narrazioni sulle acque sotterranee
  • Immaginari delle acque sotterranee nel quadro delle Environmental Humanities e della giustizia ambientale
  • Decostruzione di narrazioni ideologicamente orientate e individuazione di voci eccentriche, capaci di mettere in crisi strutture di potere consolidate
  • Acque sotterranee come spazi liminali e siti di trauma, ma anche di resistenza, trasformazione e reinscrizione del senso
  • Ruolo dell’immaginario acquatico nelle memorie represse e nei vissuti di soggetti marginalizzati; dinamiche di emersione e riaffioramento di tali memorie
  • Intersezioni tra personale e politico nello storytelling delle geografie sommerse: intrecci tra esperienze individuali, storie collettive e paesaggi idrici sotterranei

L’accezione di “testo” è volutamente ampia, secondo la tradizione dei Cultural Studies: tutte le forme culturali possono essere lette come pratiche discorsive capaci di articolare la complessità dei paesaggi idrici sotterranei.


Modalità di partecipazione e scadenza

Invio delle proposte di contributo: entro il 30 aprile 2026, all’indirizzo: amonline@unimi.it

  • Abstract di massimo 200 parole + breve curriculum vitae della/del proponente
  • Consegna dei contributi accettati: entro il 1° settembre 2026
  • Lingue accettate: Altre Modernità accetta contributi in italiano, spagnolo, francese e inglese.
  • Pubblicazione del numero: entro la fine di maggio 2027.

Altri contributi

Saranno inoltre ben accette:

  • recensioni
  • interviste ad autrici/autori o studiose/studiosi

su temi in linea con il focus del numero.


Per garantire coerenza metodologica e confronto con gli obiettivi del numero, le curatrici e si rendono disponibili a dialogare con autrici e autori interessati tramite la Segreteria di Redazione:
📧 amonline@unimi.it