Keywords
La pagina ‘Keywords’ costituisce un punto di riferimento per tutti gli studenti universitari che si avvicinano per la prima volta al campo di studio e ricerca che si trova all’intersezione tra geografia e letteratura.
L’ispirazione per questa pagina proviene dall’opera omonima di Raymond Williams, uno dei pensatori più significativi della seconda metà del ventesimo secolo. Keywords è un testo fondamentale che ha esplorato il significato e l’uso di parole chiave nel contesto sociale e culturale.
Qui troverete, in ordine alfabetico, una selezione di parole chiave che sono cruciali per la comprensione e l’approfondimento del campo di studi geo-letterario. Per ogni lemma, forniamo anche il riferimento a una pubblicazione accademica cardine, permettendovi di esplorare ulteriormente il concetto.
A
Antropocene
Il termine ‘Antropocene’ ha acquisito popolarità nel 2000 nell’ambito delle Scienze della Terra grazie a Paul Crutzen e Eugene Stoermer, che lo impiegarono per indicare la fine dell’Epoca Olocenica e l’inizio dell’attuale epoca geologica. In questa nuova epoca, l’ambiente terrestre, nelle sue caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche, è fortemente influenzato su scala sia locale sia globale dagli effetti delle attività umane, con particolare riferimento all’aumento delle concentrazioni di anidride carbonica (CO₂) e metano (CH₄) nell’atmosfera. Inizialmente associato all’inizio della Rivoluzione Industriale, il termine è stato successivamente collegato alla Grande Accelerazione dell’industrializzazione e della globalizzazione a partire dagli anni Cinquanta. In concomitanza, sono emerse concezioni alternative di Antropocene, soprattutto da parte di studiosi di discipline esterne alla geologia, che spaziano dalle scienze naturali e sociali alle discipline umanistiche, per cui il termine ‘Antropocene’ denota tutti gli impatti umani percepibili sul pianeta, un concetto molto più ampio di quello originariamente inteso da Crutzen e Stoermer. In questa visione più ampia, l’origine dell’Antropocene è diacronica e risale al momento in cui l’Homo sapiens ha acquisito per la prima volta la capacità collettiva di modificare l’ecologia della Terra in modi senza precedenti. Inoltre, l’Antropocene non sottolinea una rinnovata centralità del singolo individuo nelle vicende del pianeta, quanto la necessità di confrontarsi con processi (geologici, fisici, ambientali, ecc.) che sovrastano di gran lunga la sua esperienza e comprensione. Non mancano le critiche al concetto di Antropocene da parte di chi sostiene che elude questioni di giustizia sociale, suggerendo erroneamente che tutti gli esseri umani siano ugualmente responsabili del fenomeno. Per approfondire: Merchant, Carolyn. The Anthropocene and the Humanities: From Climate Change to a New Age of Sustainability. Yale University Press, 2020.
C
Confine
Può essere definito come un costrutto sia tangibile che intangibile che delinea aree di giurisdizione legale, sovranità e identità. I confini segnano il punto in cui termina l’autorità di uno Stato e inizia quella di un altro, ma possono anche essere di natura culturale, economica o psicologica. Questi ultimi implicano processi di “alterizzazione” (othering) e la creazione di distinzioni tra gruppi basati su identità, credenze o norme sociali. Ad esempio, i confini culturali possono separare comunità diverse all’interno della stessa area geografica in base alla lingua, alle tradizioni o alla religione. I confini sociali possono manifestarsi come divisioni di classe o gerarchie sociali, mentre i confini economici possono costituirsi come disparità tra diversi gruppi economici o regioni. Questi confini intangibili sono dinamici, costantemente negoziati e ridefiniti attraverso le interazioni e le relazioni di potere. Svolgono un ruolo cruciale nel plasmare le esperienze umane e le strutture sociali, spesso influenzando l’accesso alle risorse, alle opportunità e alla mobilità sociale. Il concetto di confine, la sua rappresentazione e i concetti correlati di borderscape e attraversamento sono oggetto di indagine, tra gli altri, della Geografia, degli Studi Culturali e Letterari, prestandosi quindi a ricerche inter- e trans-disciplinari. Per approfondire: Donnan, Hastings, and Thomas M. Wilson, editors. A Companion to Border Studies. John Wiley & Sons, 2016.
Cronotopo
È un concetto introdotto dal filosofo e critico letterario russo Michail Bachtin negli anni Trenta e descrive l’interconnessione tra il tempo e lo spazio all’interno di un’opera letteraria. In altre parole, il cronotopo rappresenta il modo in cui il tempo e lo spazio sono intrecciati e come influenzano la narrazione e i personaggi. Bachtin ha tratto ispirazione dalla teoria della relatività di Albert Einstein, che unisce spazio e tempo in un unico continuum. Nel contesto letterario, il cronotopo permette di analizzare come l’azione si sviluppa in un determinato ambiente e periodo storico, contribuendo a definire le dinamiche e le interazioni tra i personaggi. Anche elementi apparentemente secondari, a seconda del significato logico e simbolico che assumono all’interno del testo, possono essere considerati come cronotopi del romanzo e, alle volte, possono essere definiti come cronotopo di un intero genere. Bachtin ha, per esempio, identificato il cronotopo della soglia (porte, finestre, ecc.) che rappresenta un momento di transizione, il passaggio da uno stato all’altro, ed è spesso utilizzato per evidenziare cambiamenti significativi nella vita dei personaggi. Per approfondire: Bachtin, Michail M. Estetica e romanzo, Einaudi, 2001.
E
Ecocritica letteraria
È lo studio della letteratura e dell’ambiente da un punto di vista interdisciplinare, in quanto coinvolge studiosi di letteratura e altre discipline umanistiche, nonché scienziati e artisti, nell’analisi di testi che esprimono preoccupazioni ambientali, quali il dualismo cultura-natura, la presenza di soggettività non umane e il cambiamento climatico. L’ecocritica può essere vista sia come impegno etico verso il mondo naturale, considerato non solo come oggetto di studio tematico, ma come elemento fondamentale della nostra esistenza, sia come analisi delle profonde relazioni che stanno alla base del rapporto tra l’essere umano e la natura che lo circonda. Questo approccio pluridisciplinare mira quindi a recuperare la dignità professionale della scrittura sulla natura e a promuovere una pratica critica che riconosca l’interdipendenza tra la vita umana e l’ecosistema globale. Inoltre, l’ecocritica non si limita alla letteratura, ma si estende anche ad altre forme di espressione culturale, come il cinema, le arti visive e la musica. Per approfondire: Keeridge, Richard, and Neil Sammells. Writing the Environment: Ecocriticism and Literature. Zed books, 1998.
G
Gentrificazione
Il termine identifica un fenomeno in crescita, descritto come la migrazione di famiglie a medio e alto reddito in quartieri urbani a basso reddito già esistenti. Questo processo è diventato un tema centrale nel dibattito politico e accademico, poiché la gentrificazione comporta l’arrivo di nuovi residenti e capitali finanziari in aree precedentemente disinvestite, che di solito ospitano popolazioni a basso reddito e minoranze razziali. Inoltre, in quanto legata allo spostamento di individui in un contesto economicamente e culturalmente dissonante, la gentrificazione è strettamente connessa con il problema sociale del dislocamento e a fenomeni quali l’overtourism e la globalizzazione. Per approfondire: Conti, Uliano. Gentrificazione: profili e saperi per l’analisi del cambiamento sociale delle città italiane. Franco Angeli, 2022.
O
Overtourism
È il fenomeno per cui il numero di turisti supera la capacità sostenibile di una destinazione, provocando impatti negativi come il sovraffollamento, il degrado ambientale e disagi sociali ed economici per i residenti locali. Ad esempio, i trasporti pubblici, le infrastrutture e altri servizi creati principalmente per l’uso locale soffrono a causa dell’aumento del numero di turisti. Inoltre, la crescente popolarità dei servizi online per affitti brevi nelle città ha intensificato l’interferenza delle attività turistiche con la vita quotidiana dei residenti stabili, anche al di fuori delle principali aree turistiche. Questi sviluppi hanno portato a una richiesta sempre più forte da parte dei residenti e degli stakeholder locali di affrontare la crescita del turismo, con proteste osservate in molte destinazioni di alto profilo, specie nelle città europee (ad esempio, Barcellona e Venezia). Sono quindi necessari approcci olistici e strategie moderne e innovative per creare un futuro turistico sostenibile e resiliente. Per approfondire: Pechlaner, Harald, et al. From Overtourism to Sustainable Governance : A New Tourism Era. Taylor & Francis Group, 2024.