È qui proposto un breve saggio, in lingua inglese e nella sua traduzione italiana, scritto da Marco Ferraro durante la frequentazione del corso Utopias and Dystopias in Twentieth Century Literature tenuto da Ms. Ruth Austin allo University College of London. Durante la sua esperienza Erasmus, Marco ha avuto modo di scoprire la visionaria prosa di Ballard leggendo The Drowned World. Il romanzo costituisce un esempio dello stile di Ballard e della sua propensione per la dimensione visuale.
Nel romanzo, il mondo giace sommerso in seguito a un inspiegabile incremento dell’attività solare che ha portato al totale scioglimento dei ghiacciai e all’innalzarsi del livello dei mari. Lo sconvolgimento climatico sembra riportare la Terra al periodo Triassico. Lo scenario è costituito dai sommersi e putridi resti di Londra, arrogantemente dissacrati per mero profitto, esposti nell’ingenua convinzione di un ritorno alla normalità, e infine nuovamente inumati con la consapevolezza che la fine possa costituire un nuovo inizio.
Nel saggio si esplora il legame tra la rappresentazione della città e la “metamorfosi” di Kerans, il protagonista del romanzo.
Gradualmente le descrizioni di Londra si arricchiscono di inquietanti dettagli dall’alto valore simbolico: mentre il protagonista progressivamente si prepara a rinunciare alla civilizzazione, la città si decompone sotto i suoi occhi, arrivando ad assumere tratti “spettrali”.
per citare questo articolo:
Ferraro, Marco. “The Drowned World – La rappresentazione della città”, Geolitterae, Università degli Studi di Milano, marzo 2022, https://geolitterae.unimi.it/2022/03/19/the-drowned-world-la-rappresentazione-della-citta/
Materiale bibliografico di riferimento:
Ballard, James Graham, The Drowned World , introduzione di Martin Amis, Fourth Estate, Londra, 2014.
Ferraro, Marco, The Representation of the City in The Drowned World, University College London, 2017.
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